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Festival Internazionale di Musica Sacra | Pordenone

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Il Festival Internazionale di Musica Sacra nasce a Pordenone nel 1991 con l’intento di stabilire un punto di riferimento per una indagine a tutto campo sui temi del Sacro e della ispirazione spirituale in musica. Tratto caratteristico è l’apertura ad un dialogo interreligioso e ad un momento di incontro e confronto tra culture e tradizioni diverse; una linea che riteniamo quanto mai necessaria in questo particolare momento storico, che porta con sé cambiamenti epocali dal punto di vista sociale, culturale, politico e religioso.

Fin dagli inizi il Festival si propone come una specie di laboratorio, dove trovano spazio, sempre sul tema del Sacro, multiformi organici strumentali, nuovi linguaggi musicali e i repertori più diversificati. La grande tradizione della musica colta occidentale incontra le tradizioni extra europee; il grande repertorio sacro, ricco di capolavori assoluti, incontra la tradizione popolare; l’antico si confronta con il nuovo.

Sempre più spesso il Festival accoglie nuove produzioni o addirittura commissiona ex novo, a compositori affermati o a giovani di talento, nuovi lavori sui temi delle specifiche edizioni annuali. L’apertura alla contemporaneità diviene una cifra caratterizzante, ma anche una scommessa sul futuro. Infatti spesso accanto ai giovani autori ci sono giovani interpreti, grazie alla collaborazione con Conservatori italiani e Accademie europee.

I concerti si tengono per lo più nel mese di novembre presso il Duomo Concattedrale San Marco di Pordenone, ricco di storia e di opere d’arte (possiede un prezioso organo Nacchini del 1749 e i meravigliosi affreschi del Pordenone). Ma, quando il repertorio lo richiede, altre sono le sedi in città o sul territorio regionale, grazie ad una rete di collaborazioni con associazioni e istituzioni.

Da alcuni anni il Festival ingloba anche iniziative collaterali, come mostre d’arte, laboratori per le scuole, masterclass, conferenze ed incontri, che conferiscono al progetto complessivo una connotazione multidisciplinare e una distribuzione temporale più allargata.

Tra i molti artisti coinvolti nel corso degli anni nei nostri progetti ricordiamo: The Swingle Singers, The Black Voices, Coro maschile del Patriarcato ortodosso di Mosca, Die Singphoniker, Coro di voci bianche della Radio Nazionale Bulgara, Coro del Teatro dell’Opera di Belgrado, The New York Voices, Coro della SAT di Trento, Svetilen, Ottetto Sloveno di Lubiana, New Liszt Ferenc Chamber Choir Budapest, Teatro dell’Opera di Lubiana; Accademia di Musica Antica di Mosca; Orchestra di Padova e del Veneto; I Sonatori della Gioiosa Marca, London Baroque; Andrea Marcon, Rinaldo Alessandrini, Bernard Foccroulle, Leslie Howard, Tchaikovsky Piano Trio e Michel Lethiec, Markus Stockhausen, Polish Cello Quartet, Ensemble Seicentonovecento e Flavio Colusso; Tenores de Bitti, Tekameli – i Gitani di Perpignan, Vizöntö, A Filetta – Les Voix Corses, Corou de Berra; Alice; Tosca, Moni Ovadia, Shmuel Barzilai, Saba Anglana, Antonella Ruggiero; Freon Ensemble Roma, Ex Novo Ensemble Venezia; Ugo Pagliai; Milena Vukotic, Marco Baliani.[:en]
Il Festival Internazionale di Musica Sacra nasce a Pordenone nel 1991 con l’intento di stabilire un punto di riferimento per una indagine a tutto campo sui temi del Sacro e della ispirazione spirituale in musica. Tratto caratteristico è l’apertura ad un dialogo interreligioso e ad un momento di incontro e confronto tra culture e tradizioni diverse; una linea che riteniamo quanto mai necessaria in questo particolare momento storico, che porta con sé cambiamenti epocali dal punto di vista sociale, culturale, politico e religioso.

Fin dagli inizi il Festival si propone come una specie di laboratorio, dove trovano spazio, sempre sul tema del Sacro, multiformi organici strumentali, nuovi linguaggi musicali e i repertori più diversificati. La grande tradizione della musica colta occidentale incontra le tradizioni extra europee; il grande repertorio sacro, ricco di capolavori assoluti, incontra la tradizione popolare; l’antico si confronta con il nuovo.

Sempre più spesso il Festival accoglie nuove produzioni o addirittura commissiona ex novo, a compositori affermati o a giovani di talento, nuovi lavori sui temi delle specifiche edizioni annuali. L’apertura alla contemporaneità diviene una cifra caratterizzante, ma anche una scommessa sul futuro. Infatti spesso accanto ai giovani autori ci sono giovani interpreti, grazie alla collaborazione con Conservatori italiani e Accademie europee.

I concerti si tengono per lo più nel mese di novembre presso il Duomo Concattedrale San Marco di Pordenone, ricco di storia e di opere d’arte (possiede un prezioso organo Nacchini del 1749 e i meravigliosi affreschi del Pordenone). Ma, quando il repertorio lo richiede, altre sono le sedi in città o sul territorio regionale, grazie ad una rete di collaborazioni con associazioni e istituzioni.

Da alcuni anni il Festival ingloba anche iniziative collaterali, come mostre d’arte, laboratori per le scuole, masterclass, conferenze ed incontri, che conferiscono al progetto complessivo una connotazione multidisciplinare e una distribuzione temporale più allargata.

Tra i molti artisti coinvolti nel corso degli anni nei nostri progetti ricordiamo: The Swingle Singers, The Black Voices, Coro maschile del Patriarcato ortodosso di Mosca, Die Singphoniker, Coro di voci bianche della Radio Nazionale Bulgara, Coro del Teatro dell’Opera di Belgrado, The New York Voices, Coro della SAT di Trento, Svetilen, Ottetto Sloveno di Lubiana, New Liszt Ferenc Chamber Choir Budapest, Teatro dell’Opera di Lubiana; Accademia di Musica Antica di Mosca; Orchestra di Padova e del Veneto; I Sonatori della Gioiosa Marca, London Baroque; Andrea Marcon, Rinaldo Alessandrini, Bernard Foccroulle, Leslie Howard, Tchaikovsky Piano Trio e Michel Lethiec, Markus Stockhausen, Polish Cello Quartet, Ensemble Seicentonovecento e Flavio Colusso; Tenores de Bitti, Tekameli – i Gitani di Perpignan, Vizöntö, A Filetta – Les Voix Corses, Corou de Berra; Alice; Tosca, Moni Ovadia, Shmuel Barzilai, Saba Anglana, Antonella Ruggiero; Freon Ensemble Roma, Ex Novo Ensemble Venezia; Ugo Pagliai; Milena Vukotic, Marco Baliani.

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