La partecipazione del pubblico ai Festival, applicando i protocolli che gli operatori culturali avevano formulato e proposto, è stata massiccia, ancorché inaspettata. La gente aveva voglia di frequentare i teatri, di assistere agli spettacoli dal vivo. Abbiamo lavorato prevalentemente open air e, tra le variazioni di spettacoli e regie, sono stati tanti gli sforzi artistici ed economici richiesti dalla circostanza. I risultati ci hanno comunque ripagato. ESTATE 2020.
I festival sono il primo avamposto del binomio turismo-cultura. Noi siamo presenti in territori di eccellenze culturali, enograstronomiche, naturalistiche. Le capacità attrattive dei festival sono sotto gli occhi di tutti. La pandemia ha comportato un brusco rallentamento del settore. Progetti di streaming, come “Estate all’italiana Festival”, organizzato da Italiafestival e promosso dal Ministero degli Affari Esteri e dalla Cooperazione Internazionale, che ha visto eccellenze artistiche italiane esibirsi sulla piattaforma, sono stati un cuscino per città senza turisti, specie stranieri: una grave perdita che gli spettatori italiani solo in parte hanno potuto colmare.
Lo streaming non può essere una alternativa al live ma potrebbe costituire un valido aiuto al mondo che eroga cultura, sulla scia del successo estivo. Stiamo continuando con “My Festival Player” sulla nostra piattaforma italiafestival.tv fornendo spettacoli live e on demand gratuitamente.
I numeri dei progetti streaming di Italiafestival sono incoraggianti, dal 21 giugno al 6 gennaio 2021 italiafestival.tv ha trasmesso, e trasmetterà ancora, 32 live di indubbio spessore culturale, e trattenuto on demand numerosi spettacoli di alto spessore culturale.
Il 21 giugno il pubblico era in platea, contingentato. Parallelamente quel pubblico che non ha avuto accesso nelle aree di spettacolo, per numero di posti limitati dal dpcm o per lontananza (vietati gli spostamenti da regione a regione e dall’estero), ha partecipato assistendo agli eventi in streaming.
Confortanti i numeri registrati, da evidenziare le provenienze degli spettatori: 124 Paesi. Segnale questo, inequivocabile, che lo spettacolo dal vivo italiano è gradito ovunque.