Il 32° Salone Internazionale del Libro a Torino da giovedì 9 a lunedì 13 maggio 2019. Cinque giorni di dialoghi e riflessioni intorno ai libri e alla lettura, cinque giorni in cui, a Torino, arrivano autori ed editori provenienti da tutto il mondo. Per portare bellezza e complessità. Per offrire una bussola utile a orientarsi nel complicato presente.
Italiafestival sarà presente nello spazio di Superfestival per offrire l’opportunità ai suoi soci di presentare le programmazioni e organizzare eventi “in” e “off” Salone.
Dopo l’interessante meeting di Milano, che ha visto i festival confrontarsi tra loro e con realtà europee; incontro nel quale valorizzazione dei territori, identità culturali, artistiche, enogastronomiche, …, peculiarità, Europa, sistema, internazionalizzazione e dialogo sono stati i punti cardine esplicitati dall’illustre parterre e dalla platea, Italiafestival torna al Salone del Libro con i suoi soci.
Superfestival, rete di festival associata a Italiafestival, curata da Marco Cassini e Gianmario Pilo, offre la possibilità al pubblico e ai visitatori professionali del Salone di confrontarsi con gli ideatori di alcune tra le più interessanti manifestazioni culturali italiane. È un’area per sfogliare programmi, approfondire tematiche, ascoltare racconti e aneddoti dei diversi direttori artistici.
Un Salone per tutti e di tutti
È lo spazio dell’incontro e del dialogo, tra lettori e curiosi, tra editori e addetti ai lavori, che si ritrovano a Torino, per cinque giorni, a confrontarsi sul mondo in modo aperto. Perché il Salone è una manifestazione dai contenuti alti, ma alla portata di tutti. Questa è la sua scommessa, la sua forza, la sua particolarità soprattutto oggi, momento in cui infuria la battaglia – o presunta tale – tra popolo ed élite. Il Salone offre argomenti e riflessioni utili ad affinare lo sguardo e preziosi per scoprire qualcosa in più su se stessi e sul nostro tempo, e lo fa coinvolgendo tutta la scena editoriale italiana, garantendo bibliodiversità, pluralità di visioni, proposte e idee. Confermandosi spazio per il dialogo tra editori, scrittori, Università, librai e istituzioni. Portando così avanti la battaglia per la lettura.
Tutto questo in un Salone che sa rappresentare ogni componente della filiera editoriale in modo ancor più efficiente e accogliente nella sua organizzazione logistica. Tra le novità, i 13000 mq dell’Oval a disposizione, con una sala da 700 posti, che si chiamerà Sala Oro il Caffè letterario, una sala da 200 posti, l’area della Lingua Ospite, grandi editori ed editori indipendenti.
Il Salone che verrà è quindi più grande, e immaginato come una mappa composita in grado di restituire la molteplicità delle case editrici e della produzione letteraria italiana, alternando, senza soluzione di continuità piccoli e grandi editori. Questo per restituire anche nella pratica l’intento che accomuna tutti coloro che al Salone lavorano, ovvero favorire un dialogo continuo con tutte le realtà del mondo editoriale.
E ancora, il Salone che verrà è più vivibile, con corridoi ampi, spazi liberi e di sosta, per chiacchierare e riposarsi. È costruito come una grande festa per lettori, editori, ospiti. E per le nuove generazioni, la novità del 2019 è che lo spazio a loro dedicato, il Bookstock Village cambia casa spostandosi nel Padiglione 2, nel cuore della fiera. Il Padiglione 1 ospita le istituzioni, tanti editori, l’area dedicata a giochi e fumetti, senza perdere così la propria identità.
E infine, il Salone che verrà è più ospitale con ben due ingressi. A quello storico dal Padiglione 1 si aggiunge il secondo accesso dall’Oval, con corsie specifiche, ciascuna dedicata alle diverse categorie di visitatori, per entrare in modo semplice e veloce.