III edizione 16 giugno-16 settembre – Il festival più grande nei luoghi più piccoli
Torna Borgate dal vivo, il primo festival internazionale delle borgate alpine. Borgate dal vivo nasce con lo scopo di far rinascere i borghi e le borgate di un vasto territorio, favorendo la lotta allo spopolamento di questo attraverso eventi con un forte impatto di innovazione sociale e culturale.
Eventi rivolti da una parte agli abitanti di queste aree periferiche, che vengono sempre più rivalutate da un punto di vista ambientale e architettonico, dall’altra a un vasto pubblico di fruitori che così può scoprire questi luoghi meravigliosi.
Gli eventi di Borgate dal vivo sono tutti in forte relazione con i luoghi che lo ospitano, in modo da poterne garantire l’unicità.
Dopo una seconda edizione, nel 2017, in cui Borgate dal vivo è diventato festival internazionale, grazie al marchio EFFE Label dello European Festival Association (EFA), nel 2018 “si trasforma”, aprendo con grande immaginazione e creatività anche alle arti performative.
Dal 16 giugno al 16 settembre, nel 2018, il festival coinvolge 7 regioni (Piemonte, Liguria, Valle d’Aosta, Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Veneto e Umbria) in 50 eventi, 47 comuni, per 93 giorni di appuntamenti e un viaggio lungo 2000 chilometri.
Borgate dal vivo – Performing Alps ha costruito un cartellone che alla letteratura, aggiunge spettacoli teatrali, storytelling di musica e parole, concerti, cinema, danza.
Il tema del 2018 è la “trasformazione”. Perché la cultura stessa è trasformazione. Le arti performative sono trasformazione.
La trasformazione di un territorio, che può essere favorita da un grande progetto culturale di rete come Borgate dal vivo.
Una trasformazione architettonica, attraverso il recupero degli immobili e degli spazi comuni. Una trasformazione turistica, attraverso lo sviluppo di un turismo sostenibile, accolto e gestito dal basso e quindi attraverso nuove forme di valorizzazione, accoglienza e ospitalità. Una trasformazione sociale, che renda le borgate di nuovo centro di attività culturali, sociali e formative.
Le storie che incrociano le persone continua a essere il cuore del festival. Storie declinate al presente con uno sguardo sul futuro. Perché la cultura costituisce un potente strumento di trasformazione di un territorio, come quello alpino, a rischio spopolamento ma che rivive, torna al centro dell’attenzione.